Per esperienza personale e indiretta conosco molto bene le difficoltà a organizzare l’agenda. Ho passato anni ad acquistarla perché “così si fa”; la sceglievo carina, piccola e leggera, quindi comoda da portare in giro e usarla sempre. Peccato che poi non la usassi mai.

Molte persone, incontrate sia sul lavoro sia al di fuori, hanno esperienze simili alla mia: scegliere l’agenda per criteri che nulla hanno a che fare con le proprie necessità, abitudini e propensioni di utilizzo.

E ho capito questo: organizzare l’agenda non è così facile né immediato come sembra essere.

Nessuno ci insegna a risolvere le difficoltà a organizzare l’agenda

Nessuno mi ha insegnato a organizzare l’agenda, né da piccola né da grande. Anzi, non ho mai nemmeno immaginato di dover organizzare l’agenda: credevo bastasse segnare le cose da fare, leggerla al bisogno e basta. Ma, naturalmente non è così.

Il primo incontro con un quaderno con le pagine datate su cui segnare gli impegni l’ho fatto a scuola con il diario dei compiti. Non era un’agenda vera e propria, perché si occupava solo delle attività scolastiche e non di tutte le altre.

Nella vita, però, non esiste solo lo studio o il lavoro, ma anche il riposo, il divertimento, i doveri, i piaceri e tutto il resto. E nell’agenda vanno tutti gli impegni importanti che riguardano ogni aspetto della nostra vita: lavoro o studio, casa, affetti e noi stessi.

Quali sono le difficoltà a organizzare l’agenda

Dalla mia esperienza personale, dal confronto con altre persone e dalle ricerche in Internet ho trovato alcuni problemi organizzativi comuni.

• Cerco l’agenda perfetta e non la trovo. Non esiste l’agenda perfetta per tutti, ma l’agenda giusta per le tue esigenze, abitudini e preferenze. Quelle di adesso, perché cambiano col tempo insieme a te e alla tua vita: l’agenda giusta per te oggi, potrebbe non esserlo più l’anno prossimo.
• Non so che cosa scrivere. Questo è il problema principale: se non sai che cosa scrivere, finisci per occupare troppo spazio con informazioni che non ti servono e non averne abbastanza per quelle davvero utili per la tua vita quotidiana.
• Non so dove scrivere. L’agenda è fatta di molte pagine e di molte parti, se non sai dove scrivere le cose da fare, non sai nemmeno dove trovarle. Col rischio poi di perdere tempo prezioso a impegnarti in attività inutili per te in questo momento.
• Non so come scrivere. Meglio usare frasi lunghe con soggetto, predicato e complemento oggetto, oppure frasi brevi di una sola parola? Meglio abbondare con colori, simboli e abbreviazioni oppure no? Dipende se poi riesci a leggere con facilità quel che hai scritto, anche dopo mesi.
• Troppa confusione, non riesco a usarla. Se non sai che cosa, dove e come scrivere le informazioni, l’agenda assomiglierà a un campo di battaglia, con cancellature, colori che si sovrappongono e rimandi ovunque. Il disordine e la confusione non ti invoglieranno a usarla.
• Ogni anno ne provo una nuova, poi mi stanco e l’abbandono prima dell’estate. Se l’agenda non è giusta per te, non avrai voglia di usarla: non l’aggiornerai né la controllerai ogni giorno. Sarà solo un’altra cosa (noiosa) da fare in aggiunta a mille altre.

Disinnesca le difficoltà e organizza l’agenda giusta per te

Prima di organizzare l’agenda, è meglio risolvere queste difficoltà. Le conosco bene perché, da quando ho smesso di usare il diario al liceo, le ho vissute tutte: durante gli anni dell’università e pure nei primi tredici anni di lavoro. Finché ho deciso di smettere di cercare l’agenda perfetta e di farmene una su misura per me: la mia prima agenda organizzata era del 2016. Ho studiato per organizzarla al meglio e da allora cerco sempre di migliorarmi e migliorarla.

Vuoi anche tu eliminare le difficoltà a organizzare l’agenda e trovare quella giusta per te, ma non sai da che parte iniziare? Dai un’occhiata alla mia consulenza Lebombo e leggi come posso aiutarti a farlo.