Come annoiarsi meglio di Pietro Minto - Paroladordine

Come annoiarsi meglio di Pietro Minto

Del libro Come annoiarsi meglio di Pietro Minto mi ha colpito fin da subito la copertina, perché è completamente bianca con una lunga scritta in nero, più qualche disegnino naïf colorato. Riporta infatti il lungo sottotitolo, molto eloquente: Un atlante delle distrazioni contemporanee e una guida per riprendere il controllo del proprio tempo libero. Nonostante i social e l’ansia da scrolling, il lavoro ben poco smart e un mondo in crisi. Perché non c’è niente di male nel provare noia. Questo libro vuole solo aiutarvi a farlo meglio.

Come annoiarsi meglio di Pietro Minto e la società digitale

Pietro Minto è un giornalista e consulente italiano, esperto di tecnologia e cultura digitale. Questo è il suo primo libro, dedicato a chiunque senta di aver perso il controllo del proprio tempo, una guida introduttiva e non definitiva alla noia. Non è un libro contro la noia, anzi è ricco di note bibliografiche che rimandano a studi scientifici sulla noia e i suoi benefici per la salute mentale, soprattutto in questo periodo storico.

Il libro è diviso in tre parti, di quattro-cinque capitoli ciascuna, e ogni capitolo termina con un esercizio per allenarsi a riprendere il controllo del tempo. L’autore si propone di smascherare le vere cause della noia e i fattori che la rendono così importante in un mondo iper-connesso come il nostro.

Le tre parti sono:

  • Tu e gli schermi. La noia moderna è legata al mondo digitale degli smartphone e dei social network. Renderti conto di quanto e come usi il telefono ti aiuta a interrompere il ciclo dopamina-piacere-ricompensa, e a usare alcuni trucchi per rendere l’esperienza meno facile e piacevole.
  • Tu e gli altri. Come vivere il tempo dipende anche dal rapporto con gli altri e la società, sia nel mondo virtuale sia nel mondo del lavoro. Come spenderesti il tuo tempo se non t’importasse di perderti qualcosa su Internet, se non fossi connessa al lavoro tutto il giorno o non lavorassi tramite telelavoro?
  • Tu e il mondo intero. Il bisogno di staccare dal mondo reale per diminuire lo stress (che deriva da società, economia, lavoro, internet, brutte notizie) porta alla ricerca di una vita più semplice e divertente: dalla musica calmante ai video personali, fino alla colonizzazione di Marte.

Che cosa mi è piaciuto

Ho apprezzato molto le note bibliografiche dei vari studi, articoli e testi scientifici citati nel libro: una vera ricchezza.

Ho trovato interessante la scelta dei consigli dati dall’autore per riprendere il controllo del tempo. Per esempio:

  • disattivare le notifiche delle applicazioni, spostare le icone delle applicazioni, eliminare i colori nel telefono;
  • fare movimento (camminare, correre, nuotare, fare sport), perché rilascia endorfine e serotonina, che danno la sensazione di benessere e serenità;
  • usare l’agenda per smaltire gli impegni poco urgenti ma doverosi che fanno massa, e rendere la vita più facile;
  • praticare il single tasking, cioè la capacità di affrontare una cosa e farla bene, concludendola in un tempo sorprendente – magari con la Tecnica del Pomodoro;
  • convertirsi al dumbphone, cioè il telefono elementare oppure passare alla modalità aereo del telefono per avere un po’ di pace.

Che cosa ho imparato da Come annoiarsi meglio di Pietro Minto

Ti dico la verità: libri come questo mi fanno pensare a quanto il progresso tecnologico degli ultimi settant’anni sia più veloce della capacità d’adattamento che ha permesso al genere Homo di evolversi fin qui. Società, politica, economia influiscono pesantemente sulla nostra vita e, se non ce ne rendiamo conto, non abbiamo la possibilità di svuotare il tempo dalle cose inutili (e dannose) e di riempirlo solo delle cose importanti e fondamentali: lo svago e il vuoto che rende piacevole la vita.

Ti consiglio di leggere Come annoiarsi meglio perché insegna una cosa importante: gestire la noia significa imparare a riempire il tempo svuotato (dalle distrazioni digitali) con qualcosa da fare che trasmetta energia: una passione da coltivare, un progetto personale, un romanzo da scrivere, un libro da leggere.

La noia c’è e ci sarà sempre, e non è nemmeno un nemico da combattere, un vuoto da riempire: lei è rimasta la stessa, è tutto il resto a essere cambiato, in fretta e radicalmente, stravolgendo il nostro rapporto con il tempo. Perché parlare di noia vuol dire parlare di tempo, sia esso libero o occupato da qualcosa.
– Pietro Minto

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Alessandra Noseda
alessandra@paroladordine.org

Sono una professional organizer specializzata nel tempo per multipotenziali: li aiuto a organizzare gli impegni perché possano cambiare il mondo grazie ai loro progetti innovativi.