03 Settembre 2024
Vertigine della lista di Umberto Eco
Mentre la volta scorsa ti scrivevo de L’arte delle liste di Dominique Loreau, mi è tornato in mente un altro libro molto interessante sugli elenchi e diverso dai soliti: Vertigine della lista di Umberto Eco. Mostra come organizzare le cose catalogandole sia tipico della mente umana e avviene anche dove non ce lo aspettiamo: nel mondo dell’arte e della letteratura.
Vertigine della lista di Umberto Eco e l’arte
Umberto Eco è stato un intellettuale, innovatore culturale, docente universitario (in Italia e nel mondo), divulgatore e autore italiano. Ma era molto, molto altro e, soprattutto, tanto.
Vertigine della lista è un saggio pubblicato nel 2009 in occasione di una serie di conferenze, mostre, concerti, letture pubbliche dirette da Umberto Eco per il Museo del Louvre. Mostra come le liste siano state usate come metodo espressivo nell’arte e nella letteratura.
Nella prefazione del libro spiega di aver sempre avuto una simpatia particolare per le liste, nata quand’era giovane e studiava i testi classici, medievali e leggeva i libri di Joyce. Così è nata l’idea di un’antologia (non esaustiva) di liste presenti nelle opere letterarie e pittoriche: come nell’antichità le liste terminavano con un “eccetera”, così anche questo saggio.
Il libro è composto da ventuno capitoli, ciascuno ricco di brani letterari e immagini di opere d’arte scelti dall’autore. Insieme danno vita a un viaggio che parte dalla definizione di lista, passa per la distinzione tra lista pratica e lista poetica, e attraversa diversi tipi di liste descritte e raffigurate nelle opere d’arte dall’antichità ai giorni nostri.
Che cosa mi è piaciuto
Dei libri di Eco mi piace la possibilità di spaziare nella mente dell’autore, assaporarne la vastità della sua conoscenza e imparare sempre qualcosa di nuovo e inusitato. Di questo libro in particolare mi piace scoprire l’aspetto artistico di uno strumento che è fondamentale per l’organizzazione personale e la vita quotidiana.
Mi ha incuriosito la definizione di lista come rappresentazione artistica di persone, oggetti e luoghi che non si possono contare perché infiniti (come le stelle nell’universo), e che per questo motivo suggerisce l’infinito ed esprime l’”eccetera”.
Ho apprezzato la distinzione tra lista pratica (della spesa, il catalogo di una biblioteca, l’inventario degli oggetti presenti in un luogo, il menu di un ristorante, il vocabolario stesso), che conferisce unità a un insieme di cose, ed è finita; e lista poetica, che ha una finalità artistica proposta dagli autori e considerata dai lettori, ed è infinita.
Che cosa ho imparato da Vertigine della lista di Umberto Eco
Ho imparato a vedere le liste anche nelle opere d’arte e di apprezzarle per quello che sono: rappresentazioni che conferiscono ordine a un insieme di cose infinite altrimenti disordinate. Proprio come accade nella vita quotidiana: una lista aiuta a dissolvere la confusione e a fare chiarezza, per renderci conto delle innumerevoli cose, impegni e idee che fanno parte della nostra vita quotidiana e decidere, poi, che cosa fare.
Ti consiglio di leggere (e osservare) Vertigine della lista di Umberto Eco, perché stimola la curiosità e la voglia di scoprire e conoscere gli aspetti artistici e poetici di qualcosa – come la lista – così prosaica e concreta.
Una lista conferisce ordine, e dunque un accenno di forma, a un insieme altrimenti disordinato.
- Umberto Eco
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