Nel 2020 ho scoperto di essere multipotenziale.
È stato meraviglioso capire il perché di tante cose.
All’attivo ho cinque progetti, tutti diversi ma tutti legati da un sottile filo rosso, il tempo, che ho scoperto essere la mia passione più duratura. L’ho ritrovato in ogni mia attività: archeologia, turismo, scrittura, formazione, organizzazione personale.
Mi sento una multipotenziale Fenice (ogni cinque anni ho bisogno di cambiare prospettiva e iniziare da capo), ma ho sperimentato anche gli altri tre tipi (Abbraccio, Alternanza e Einstein), per periodi più o meno brevi. Secondo il test di Puttylike, sono nel bel mezzo tra simultaneità e sequenzialità. Mi definirei una multipotenziale sequenziale di tipo misto, dal ritmo di varietà adagio con brio.
Conoscermi e migliorarmi è il mio sport preferito, aiutare gli altri a vivere bene la mia ambizione.
Mi piace conoscere meglio le persone multipotenziali incontrate sul lavoro e nella vita, seguire con un dito il filo rosso che lega ogni esperienza in un ricamo unico e diverso dagli altri, stupirmi e ammirarne i disegni.
Mi piace scoprire come hai iniziato il tuo viaggio formativo e lavorativo, come s’intreccia con le passioni e gli interessi, quante curve hai già seguito, in quali punti d’incontro hai annodato il passato al futuro.
Per questo ho pensato di raccontarti il mio percorso, cominciato a otto anni e non ancora terminato.
Un mestiere che non avrei mai immaginato di intraprendere.
Nella vita ho fatto molti lavori. Alcuni sembrano discendere in modo naturale da altri, certi sono delle novità assolute. Nella mia testa li divido in tre grossi gruppi: l’archeologia e il turismo (legati tra loro) e l’organizzazione personale.
L’archeologia è stato il mio primo amore, sbocciato a otto anni mentre osservavo diapositive sull’evoluzione del genere Homo. In realtà ancora non lo sapevo, ma io sono un’archeologa: è un modo di essere e di vedere il mondo, una prospettiva che si allarga e restringe con facilità.
L’archeologia è multidisciplinare e la mia multipotenzialità ci ha sguazzato felice: storia antica, antropologia, biologia, chimica, restauro, metodologia di scavo, disegno tecnico, ricerca bibliografica, letteratura, religioni, tecnologia, geologia, lavoro fisico all’aria aperta, immaginazione e sintesi.
Dopo la maturità classica e la laurea in Preistoria e Protostoria, ho fatto un po’ di tutto: vari corsi di approfondimento, tecnica di scavo e di rilevamento archeologico, operatrice museale, operatrice didattica, autrice di testi divulgativi per siti, musei e scuole, autrice di storia antica per bambini.
Il turismo è stato un colpo di fulmine, mi ha scosso a Parigi al Musée d’Orsay mentre ammiravo una guida turistica affascinare il suo pubblico. L’ho considerato la naturale evoluzione dell’archeologia, un mezzo per divulgare e fare cultura, e mi ci sono buttata a capofitto.
Anche il turismo ha mille sfaccettature: organizzazione, pianificazione, ricerca, studio, perlustrazione dei luoghi, formazione continua, la magia del racconto, storia, geografia, economia, sociologia, statistica, sostenibilità, tecnologia, arte, comunicazione, soluzione dei problemi.
Dopo due abilitazioni professionali e una laurea in Promozione e Gestione del Turismo, ho fatto un po’ di cose: accompagnatrice turistica, guida turistica, operatrice di turismo scolastico archeologico, docente di tecnica turistica per adulti e ragazzi.
L’organizzazione è stata del tutto imprevista, un interesse personale diventato una passione e poi un mestiere. Più che amore lo definirei una missione: so fare una cosa utile e voglio metterla a disposizione di chiunque ne abbia bisogno.
Con l’organizzazione ho scoperto molto altro: le neuroscienze, la mindfulness, il disturbo di accumulo, la psicologia, le life skill, il decluttering, il feng shui, la cosiddetta “gestione del tempo”; e poi il codice html, i blog, i canali social, il marketing, le newsletter, i siti.
All’inizio mi sono occupata di spazi di casa e di formazione nelle scuole, poi sono tornata al mio vecchio amore, il tempo. Ora sono specializzata in tempo per multipotenziali: ho trovato la mia strada, quello che mi rende felice, mi fa sentire davvero utile e dà un senso alle mie giornate.
Ho fatto anche: l’educatrice in scuole dell’infanzia e primarie, la cameriera in un risto-pub e la commessa in una libreria. Ho seguito in tutto: due corsi di laurea, due master, due corsi di abilitazione professionale e un numero non ben definito di corsi più o meno corposi. Da ogni esperienza ho imparato qualcosa.
Se potessi, farei la studentessa di professione e girerei il mondo per sfogliare libri nelle biblioteche più spettacolari. Intanto, sogno il mio angolo di lettura perfetto: per la prima volta nella mia vita non ne ho uno e ne sento troppo la mancanza.
Se hai letto fin qui, probabilmente anche tu hai un debole per le storie e i percorsi sinuosi e variegati, tipici di noi multipotenziali. E se ti ho fatto venir voglia di raccontare il tuo, scrivimi senza pensarci due volte: te l’ho già detto che mi piace conoscere le nostre avventure? 🙂