Lo so, noi multipotenziali siamo completamente presi dai nostri progetti: sono il nostro chiodo fisso, nonostante le giornate piene di impegni, richieste e imprevisti. Sono il nostro motore. Eppure a volte ti senti stanca, demotivata, ti mancano le piccole cose belle capaci di illuminare giornate sempre uguali di sfumature diverse. In questi casi ti suggerisco di fermarti e conoscere la tua multipotenzialità e te stessa.

Non esistono solo i progetti

Quando ho iniziato a lavorare con le persone multipotenziali, volevo aiutarle a trovare il tempo per realizzare i loro progetti con soddisfazione e serenità. In effetti mi hanno sempre contattata per questo motivo. Poi, però, man mano che procedevamo con il percorso per migliorare il loro rapporto col tempo, mi sono accorta che in realtà desideravano soprattutto prendersi cura di sé.

L’ho vissuto anch’io: in superficie sentivo forte il bisogno di seguire nuove idee, realizzare il Progetto del momento, approfondire nuovi argomenti; ma appena mi fermavo e ascoltavo per davvero, la mia reale necessità risuonava con chiarezza: rallentare i miei ritmi, fare quelle piccole cose che mi fanno stare bene, osservare il mondo là fuori – invece di concentrarmi qui dentro, nel mio mondo.

Era come se fossi divisa in due: da una parte mi sentivo incalzata dall’urgenza di scoprire, fare, sperimentare, studiare, sapere; dall’altra provavo come una specie di nostalgia, di me stessa e di quelle piccole coccole che mi facevano sentire in pace. Mi mancavano, perché vivevo nell’urgenza della multipotenzialità e non avevo più tempo per me. E più ne provavo la mancanza, più mi sentivo a disagio.

Conoscere la tua multipotenzialità

La multipotenzialità è solo un tratto della tua personalità e, se non la conosci, rischia di prevalere sulle altre tue caratteristiche. Ti puoi sentire sia entusiasta sia inconcludente, tanto instancabile quanto incapace, non solo la regina della distrazione ma anche l’imperatrice delle scoperte… Se la conosci, puoi ridimensionarla, conviverci in armonia ed esprimere pienamente te stessa.

Sapere chi sei ti aiuta a spiegare alcuni tuoi sentimenti e comportamenti. Ti faccio un esempio: quando ho smesso di fare l’archeologa sul campo, sono caduta in depressione. Adesso so che la causa era la mia multipotenzialità: da anni ero stanca di studiare le solite cose, frequentare i soliti ambienti, cercare uno sbocco per crescere ed ero in piena crisi di cambiamento. Mi costringevo a continuare nella stessa direzione, mentre avevo un bisogno vitale di cambiare strada (l’ho fatto dieci anni dopo).

Se sai chi sei, sai come rispondere ai tuoi sentimenti e comportamenti. Da qualche mese sto vivendo una nuova fase di cambiamento e, appena ho riconosciuto i sintomi, ho trovato il modo per viverla bene. Ti lascio qualche consiglio, nel caso ti ritrovassi nella stessa situazione:

• riconosci le tue priorità. No, non sono i tuoi progetti. Le tue priorità sono in linea con i tuoi valori fondamentali, sono l’ancora che ti tiene ferma nella tempesta;
• porta pazienza. Non avere fretta di concretizzare il cambiamento. Ti basta sapere che ti senti così a causa della tua multipotenzialità e quali saranno i tuoi prossimi passi;
• rallenta. Vivi il tuo tempo secondo i tuoi ritmi, non rinunciare alle cose che ti fanno stare bene. Se la multipotenzialità ti mette fretta, dille di calmarsi (si può).

Conoscere la tua multipotenzialità per volerti bene

Senti la mancanza delle piccole cose che ti fanno star bene, ma non hai tempo per loro perché stai correndo dietro a un nuovo progetto, una nuova ricerca, una nuova passione. Ricordati, però, che tu non sei solo multipotenziale, ma hai molte altre caratteristiche: sapere chi sei e conoscere la tua multipotenzialità è un modo per volerti bene e prenderti cura di te.