Elogio della lentezza di Lamberto Maffei - Paroladordine

“Elogio della lentezza” di Lamberto Maffei

Ogni tanto vado a caccia di libri. Entro in libreria e lascio che i titoli mi attirino, soprattutto nei reparti di scienze, economia e psicologia.  Così ho trovato questo libriccino, dal titolo molto accattivante: Elogio della lentezza di Lamberto Maffei. Non ho resistito e ho iniziato a leggerlo su una panchina fuori dal negozio: già dalle prime righe ho capito che era quello giusto per me.

Appena finito, l’ho subito aggiunto nella sezione dedicata al tempo della mia libreria.

Elogio della lentezza di Lamberto Maffei e il pensiero libero

Lamberto Maffei è un neurobiologo italiano e in questo libro invita a riflettere sui meccanismi del cervello, su vantaggi e svantaggi di una civiltà caratterizzata dalla rapidità dei rapporti e delle decisioni, “dove fare sembra prevalere sul pensare”, e a riconsiderare le potenzialità del pensiero lento, soprattutto nell’educazione scolastica.

È un libro piccolo ma forte: mi è bastato scorrere le prime pagine per volerlo leggere senza por tempo in mezzo. È diviso in cinque capitoli, ognuno dedicato a un a caratteristica peculiare del nostro cervello.

  1. Tartarughe a vela. Il cervello è una macchina lenta e i meccanismi lenti del pensiero logico sono qualità da coltivare, soprattutto in questo mondo ad alta velocità che ci impedisce di riflettere prima di agire.
  2. La parabola del cervello. Il nostro cervello è il più lento, rispetto a quello degli altri animali, sia a costruirsi (dalla gestazione fino a tutta l’adolescenza) sia a deteriorarsi, ed è caratterizzato da una lunga attività neuroplastica.
  3. L’emisfero de tempo. È quello sinistro, sede del linguaggio, del pensiero e della lentezza. È la caratteristica più importante del nostro cervello, quella che ci ha fatto progredire attraverso il tempo.
  4. Bulimia dei consumi, anoressia dei valori. La super-tecnologia di oggi influenza negativamente sia il pensiero lento allentandone il suo controllo sul comportamento, sia il pensiero rapido aumentando l’irrazionalità con conseguenti problemi socioeconomici.
  5. Creatività. È una proprietà tipica della nostra specie, legata allo sviluppo della parte nuova del cervello avvenuto duecentomila anni fa. Nasce in una mente libera, come incontro casuale tra fantasia, immaginazione (che hanno sede nell’emisfero destro) e razionalità (emisfero sinistro).

Che cosa mi è piaciuto

Mi piace proprio l’argomento: la lentezza come peculiarità della nostra specie. Capire perché siamo lenti e quali vantaggi ne derivano. Per me è un valore molto importante, non solo come espressione della nostra umanità, ma anche come stile di vita: seguire i nostri ritmi naturali, rispettare le pause rigeneranti, dedicarsi all’ozio, ritrovarsi nel non-fare.

Apprezzo particolarmente il terzo capitolo, sull’emisfero del tempo. È l’emisfero sinistro del cervello, più sviluppato del destro e regolato da meccanismi nervosi lenti. È la sede del linguaggio, del pensiero, del tempo e della lentezza. E il pensiero razionale, che troviamo nella riflessione, nella creatività, nella soluzione dei problemi, è la caratteristica degli esseri umani alla base delle civiltà e del controllo sulla natura.

Il quarto capitolo mi ha fatto molto riflettere sulla condizione attuale. L’economia di mercato della nostra società non ha bisogno di cittadini critici, perciò elimina l’insegnamento di materie umanistiche necessarie per sviluppare il pensiero critico, e preferisce che i giovani imparino solo a conoscere e a produrre nuove tecnologie. La super-tecnologia, però, influenza negativamente sia il pensiero lento (ne allenta il controllo sul comportamento), sia il pensiero rapido (aumenta l’irrazionalità con conseguenti problemi socioeconomici). E gli individui perdono la loro libertà.

Che cosa ho imparato da Elogio della lentezza di Lamberto Maffei

La prima cosa che ho imparato è che il tempo esiste (faccio sempre un salto per aria quando sento affermare il contrario) e si trova nell’emisfero sinistro del nostro cervello. Quando pensiamo e parliamo, infatti, mettiamo in ordine le parole in una sequenza temporale. Poi, che la lentezza è una virtù: siamo lenti dal punto di vista biologico e nella lentezza diamo il meglio di noi. Creiamo, risolviamo problemi e, soprattutto, sviluppiamo il pensiero critico, che ci rende persone libere da qualsiasi condizionamento.

Ti consiglio Elogio della lentezza di Lamberto Maffei per tre motivi: capire come funzioniamo; prendere atto di come le scelte (economiche) di pochi possano influenzare negativamente il comportamento di una moltitudine; mantenere vivo ciò che ci caratterizza, cioè il pensiero lento, la creatività, la mente critica e libera – l’unica soluzione per vivere bene, a lungo e costruire un mondo di domani libero e sano.

Il progresso tecnologico e la sua diffusione capillare hanno prodotto, oltre che profondi cambiamenti sociali, una vera e propria rivoluzione del pensiero, e cioè l’accelerazione del tempo.
- Lamberto Maffei

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Alessandra Noseda
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