Ho quattro progetti in corso, tutti in qualche modo legati all’organizzazione e al mio lavoro (tranne uno), più un paio in attesa del loro turno. Li ho chiamati con le lettere dell’alfabeto, e il progetto B è dedicato ad approfondire e conoscere meglio la multipotenzialità. Va avanti un poco alla volta, perché per apprendere qualcosa di nuovo e non dimenticarmi nulla prendo appunti e faccio schemi. Questa estate mi sono dedicata a studiare Generalisti di David Epstein.

Generalisti di David Epstein e la multipotenzialità

Il libro non tratta di multipotenzialità (non ho mai incontrato questa parola!), ma mette a confronto la conoscenza iper specializzata con una conoscenza più ampia, flessibile e trasversale; ne individua vantaggi e svantaggi, e dimostra con esempi e studi scientifici come i generalisti abbiano più successo degli specializzati. Il sottotitolo originale infatti è: Perché i generalisti trionfano in un mondo specializzato.

È diviso in dodici capitoli e nella conclusione l’autore dà alcuni consigli su come espandere la propria ampiezza (range in inglese).

David Epstein è un giornalista investigativo statunitense, laureato in scienze ecologiche, astronomia e giornalismo: un generalista in ogni ambito della sua vita. Ha fatto ricerche nei campi dell’ampiezza e della specializzazione per dare una risposta e un consiglio agli atleti (e ai genitori di futuri atleti) desiderosi di diventare campioni.

La nostra società ci spinge a scegliere una strada il più presto possibile e di specializzarci sempre più fino ad essere “campioni” nel nostro ambito. Solo così avremo successo, ci rassicura. Ci vuole far “decidere chi dovremmo essere prima ancora di aver capito chi siamo”. In realtà molti studi e ricerche scientifiche dimostrano come il successo si raggiunge dopo aver sperimentato a lungo, fatto esperienza in diversi campi ed esplorato tra varie discipline. Solo così si può capire chi siamo e quindi chi vogliamo essere. Inoltre, l’esperienza in diverse materie, l’apertura mentale attiva, la curiosità scientifica sviluppano il pensiero laterale, fondamentale per risolvere problemi complicati e fare scoperte innovative.

Che cosa mi è piaciuto

Mi è piaciuto tutto: ogni capitolo è un tesoro di esempi reali e ricerche scientifiche, ed è come tanti libri in uno solo. Nei racconti di persone generaliste ho ritrovato molte caratteristiche proprie della multipotenzialità: ho sentito le emozioni e gli stati d’animo di Vincent Van Gogh e provato l’urgenza di scrivere ogni pensiero e scoperta di Charles Darwin!

In particolare mi sono piaciuti i consigli dell’autore:

• non sentirsi in svantaggio. Paragoniamoci a come eravamo ieri e non ad altre persone, perché tutti avanziamo a velocità diverse;
• adattarsi strada facendo. Pianifichiamo a breve termine, senza paura di abbandonare un vecchio obiettivo e cambiando completamente strada se necessario;
• nulla è sprecato. Nemmeno quando cambiamo del tutto ambito di lavoro o un intero settore; la nostra esperienza variegata torna sempre utile, prima o poi;
• la specializzazione va bene. Le persone iper specializzate permettono la vastità della conoscenza accessibile a tutti (grazie alle pubblicazioni);
• sperimentare e fallire. “I vagabondaggi della mente e gli esperimenti personali danno forza all’individuo”.

Che cosa ho imparato da questo libro?

Mi consideravo una persona inconcludente, mai soddisfatta, incostante, e pensavo non fossero delle buone qualità. Poi ho scoperto che non sono difetti, ma un meccanismo che mi spinge a migliorarmi, a scoprire me stessa per decidere chi essere, a cercare il giusto progetto in cui mettere in atto le mie potenzialità, le mie attitudini e le mie esperienze.

Generalisti di David Epstein mi ha fatto scavare più a fondo, dentro di me e nella mia multipotenzialità; ho capito che il segreto per dare il meglio di noi come generalisti è collaborare con persone iper specializzate in molti settori diversi, per accedere alla conoscenza, imparare ciò che ci serve e connettere informazioni velocemente.