Il libro dei tempi - Paroladordine

“Il libro dei tempi” di Duprat e Charbonnel

Quando giro in libreria, do sempre un’occhiata al reparto per bambini. Lì trovo libri che spiegano con una semplicità disarmante concetti complessi come il tempo. Non so resistere e li prendo: leggerli è sempre un gran piacere. L’ultima volta mi è successo con Il libro dei tempi di Guillame Duprat e Olivier Charbonnel: ha attirato la mia attenzione per la curiosità del suo titolo declinato al plurale.

Il libro dei tempi di Duprat e Charbonnel e il cambio di prospettiva

Gli autori sono Guillame Duprat, autore e illustratore, e Olivier Charbonnel, artista pop-up, entrambi francesi. Duprat si definisce “ricercatore cosmologico indipendente”, perché raccoglie le descrizioni del mondo da diverse discipline (dall’antropologia alle scienze), per poi mostrarle attraverso la relatività della prospettiva, cioè da altri punti di vista del tutto nuovi. Charbonnel è un “ingegnere della carta” autodidatta e segue ogni fase dei suoi libri animati, dalla progettazione alla produzione finale.

È un libro animato (o pop-up) che risponde alla domanda: “E se non ci fosse solo un tempo, ma più tempi?”, e accompagna a esplorare i vari aspetti del tempo. Ogni pagina doppia introduce un tempo diverso o un tema su cui riflettere.

  • Il tempo del battito del cuore segna il passare del tempo con un ritmo regolare, e ogni battito dura solo un istante.
  • Il tempo di una vita è misurato in numero di compleanni ma è diverso da quello che percepisci e va a diverse velocità per bambini e adulti.
  • Il tempo delle vite, cioè di ogni specie vivente (animali e piante), ha una sua durata che varia da poche ore (gli insetti) a centinaia di anni (gli alberi).
  • Il tempo delle generazioni permette di viaggiare nel passato e di scoprire i nostri antenati e che milioni di famiglie sono collegate fra di loro e formano un’immensa famiglia, l’umanità.
  • Il tempo della storia copre epoche vicine e lontane e ci fa comprendere meglio il presente; è come un grande fiume che scorre sempre nella stessa direzione, dal passato al presente e verso il futuro.
  • Il nostro primo orologio è la Terra, perché grazie ai suoi moti esistono le stagioni, i giorni, le notti e le ore.
  • Misurare il tempo mostra le molte invenzioni, dalla meridiana all’orologio atomico, dal III millennio a.C. al II millennio d.C.
  • Il tempo dei calendari, gli strumenti inventati per gestire il ciclo delle stagioni, può essere solare, lunare oppure lunisolare.
  • Tutti puntuali? spiega il tempo delle chiese, delle stazioni, di Greenwich, il tempo atomico internazionale e il tempo coordinato universale (UTC).
  • Il tempo delle emozioni, che influenzano la nostra percezione del tempo, è diverso dal tempo comune misurato dagli orologi.
  • Un viaggio nel tempo spiega come, secondo la fisica, la velocità e la gravità rallentano il tempo.
  • Il tempo dei sogni cambia, alcuni sono brevi ma sembrano interminabili, altri durano anche venti minuti ma sembrano cortissimi.

Che cosa mi è piaciuto

Ho apprezzato soprattutto che si tratta di un libro animato: si apre una doppia pagina e si innalzano meridiane, chiese, stazioni e persino un viaggio interstellare! Oltre ai testi e alle immagini, ci sono linguette da tirare, ruote da girare e finestre da aprire che nascondono altri testi da leggere.

Trovo interessanti le micro informazioni che disseminano le pagine tematiche, e mi piace immaginare i criteri con cui ha scelto le più significative tra tutte quelle che ha raccolto in ore di frequentazione di biblioteche.

Mi piace come Duprat ribalti la conoscenza consolidata del tempo, quella imparata a scuola: delle quattro stagioni, del giorno e della notte, delle ore e dei minuti. E ci mostra la pluralità del tempo, vista attraverso le diverse discipline (la storia, la fisica, la misurazione, la meccanica, la biologia e le neuroscienze) e percepita dalle nostre sensazioni ed emozioni. Credo che il tempo sia ancora un mistero proprio perché non ne abbiamo una sola definizione, ma possiamo sperimentarlo in tanti modi diversi, anche senza accorgercene.

Che cosa ho imparato da Il libro dei tempi

Ho imparato che la visione multipla tipica di noi multipotenziali è utile non solo per unire i puntini tra più discipline a livello personale e professionale, ma anche per stimolare i bambini (e gli adulti) ad andare oltre i luoghi comuni, a vedere le cose da altri punti di vista, a coglierne aspetti diversi dalla nozione canonica. Tutto questo stimola il pensiero libero e critico, la curiosità e la ricerca.

Ti consiglio di leggere Il libro dei tempi perché è un bellissimo punto di partenza per conoscere il tempo nelle sue sfaccettature, ed è un modo piacevole per stare con i bambini e imparare insieme qualcosa di nuovo.

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Alessandra Noseda
alessandra@paroladordine.org

Sono una professional organizer specializzata nel tempo per multipotenziali: li aiuto a organizzare gli impegni perché possano cambiare il mondo grazie ai loro progetti innovativi.