L'ordine del tempo di Carlo Rovelli - Paroladordine

“L’ordine del tempo” di Carlo Rovelli

Sono sempre alla ricerca di libri che trattino di tempo da più punti di vista: l’organizzazione personale, le neuroscienze, la fisica, le tecniche e i metodi di gestione delle cose da fare. Questa volta ho letto un libro di fisica teorica, L’ordine del tempo di Carlo Rovelli. Per me è stata una vera sfida, un voler conoscere per capire, perché le ipotesi di fisica teorica mi sembrano talmente simili alle speculazioni filosofiche da lasciarmi nel dubbio; almeno finché la fisica sperimentale ne dimostra la veridicità scientifica.

L’ordine del tempo di Carlo Rovelli, la gravità quantistica e l’esperienza umana

Carlo Rovelli è un fisico teorico, autore e divulgatore scientifico italiano, e in questo libro cerca un punto d’incontro tra la realtà essenziale in cui il tempo non esiste e la realtà umana in cui il tempo scandisce ogni cosa.

È un libro piccolo ma denso, ricco di informazioni storiche (di storia della fisica) e scientifiche. In alcuni punti ho faticato a comprendere le formule e le spiegazioni dei fenomeni studiati dagli scienziati, ma ho seguito curiosa il filo del suo discorso per capire quali fossero le sue conclusioni.

È diviso in tre parti, che corrispondono al viaggio dell’autore per spiegare che cosa sia il tempo.

  1. Lo sfaldarsi del tempo. È un riassunto delle scoperte della fisica moderna e del lento frantumarsi della nozione di tempo: senza unicità (ci sono moltissimi tempi), direzione (non c’è differenza tra passato e futuro), presente (non esiste) né indipendenza (nel campo gravitazionale c’è lo spazio-tempo). Corrisponde al viaggio di andata verso una nuova prospettiva.
  2. Il mondo senza tempo. Descrive la realtà senza tempo della gravità quantistica, un mondo essenziale diverso da quello conosciuto: c’è un’infinita e disordinata rete di eventi che accadono, il cambiamento è locale e complesso, lo spazio e il tempo non esistono se non come eventi e relazioni. Corrisponde alla meta del viaggio.
  3. Le sorgenti del tempo. Cerca di capire da dove viene il tempo che sperimentiamo ogni giorno: dall’ignoranza (dei dettagli microscopici del mondo), dalla prospettiva (dovuta all’entropia) e da noi stessi (fatti di punti di vista sul mondo, elaborazione sensoriale, memoria e anticipazione). Corrisponde al viaggio di ritorno nella realtà quotidiana e all’idea familiare di tempo.

Che cosa mi è piaciuto

Mi è piaciuto lo scopo del viaggio (e del libro): tentare di spiegare il mistero del tempo, così com’è nella realtà infinitamente piccola ed essenziale della fisica teorica, e così com’è nella nostra esperienza quotidiana di esseri umani. Fare pace tra la teoria e la pratica è quanto ho apprezzato di più, e meno immaginato di trovare in questo libro.

Mi è piaciuta la grande cultura dell’autore, che spazia dalla filosofia alle religioni antiche, dalla storia delle scienze alla poesia, dalla letteratura alle neuroscienze. Tutte materie legate tra loro dal filo rosso che ha guidato ogni sua ricerca.

Un brano in particolare mi ha colpito: “Il mistero del tempo si intrinseca con il mistero della nostra identità personale, con il mistero della coscienza. La fisica ci aiuta a penetrare strati di pensiero. Ci dà la speranza di poter studiare la natura del tempo liberandoci dalla nebbia causata dalle nostre emozioni.” Come se il peso del tempo che scorre, dell’età che avanza, del “troppo poco per le troppe cose da fare” possa essere alleviato con la ricerca, la curiosità e l’imperturbabilità che ne deriva.

Che cosa ho imparato da L’ordine del tempo di Carlo Rovelli

Innanzitutto ho confermato la mia idea, per cui le ipotesi di fisica teorica siano indagini in cerca di dimostrazioni. Poi ho imparato a tuffarmi tra formule, concetti e teorie difficili senza paura: i bravi divulgatori spiegano sempre con parole semplici, metafore ed esempi concreti i concetti più complicati da comprendere. Rovelli ci aggiunge anche un po’ di poesia, che rende tutto più avvolgente.

Ho imparato una cosa importante: il tempo è ancora un mistero e la fisica cerca di spiegarne la natura, ma la cosa davvero importante è imparare a viverlo nel miglior modo possibile. Usiamo la memoria per evitare situazioni di affanno e cambiare comportamento, l’anticipazione per organizzarci e liberarci dallo stress: viviamo il presente nel presente, con serenità, intenzione e gioia.

Nella nostra vita quotidiana ci muoviamo a velocità piccole rispetto alla velocità della luce e quindi non vediamo le discrepanze fra i tempi propri e diversi di orologi diversi, e le differenze di velocità a cui scorre il tempo a distanze diverse da una massa sono troppo piccole per essere distinte.
Alla fine, quindi, invece di molti tempi possibili, possiamo parlare di un solo tempo: il tempo della nostra esperienza: uniforme, universale, ordinato.
- Carlo Rovelli

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Alessandra Noseda
alessandra@paroladordine.org

Sono una professional organizer specializzata nel tempo per multipotenziali: li aiuto a organizzare gli impegni perché possano cambiare il mondo grazie ai loro progetti innovativi.