Multipotenziali e produttività - Paroladordine

Multipotenziali e produttività: sfatiamo qualche falso mito

Oggi ti scrivo di multipotenziali e produttività, un argomento molto caldo per noi.

Se sei multipotenziale, sai già che la produttività è uno dei nostri crucci più grandi: cerchi di gestire i tuoi interessi – lavorativi, extra-lavorativi, mutevoli e in continuo aumento – e, quando non riesci, ti senti inadeguata, inconcludente e demoralizzata. Forse perché ti aspetti tanto da te.

Per questo motivo vorrei sfatare alcuni falsi miti sulla produttività.

Multipotenziali e produttività

Per capire meglio le parole e tutto il mondo che portano con sé, cerco sempre la loro origine. E così ho scoperto che produttività deriva dall’aggettivo produttivo, che a sua volta proviene dal verbo latino producere (letteralmente “condurre avanti, fare avanzare”).

In economia la produttività è la capacità di raggiungere un risultato superiore ai mezzi impiegati, dal punto di vista del materiale, della forza lavoro, del tempo e del denaro. Nell’ambito lavorativo, accanto a quella aziendale esiste anche la produttività personale. È la capacità di fare più cose in meno tempo: sei produttiva quando ottieni i tuoi risultati giornalieri senza sprecare tempo e risorse personali (energia mentale e fisica, attenzione, concentrazione, risoluzione dei problemi, decisioni…).

Noi multipotenziali, che seguiamo più passioni, ruoli e ricerche, siamo produttivi quando facciamo progressi in ogni progetto, cioè li portiamo avanti nel tempo con costanza e pazienza.

Patti chiari tra multipotenziali e produttività

Non fidarti di queste credenze sulla produttività:

  • fare più cose in meno tempo per farne di più. Di solito si pensa che il fine della produttività personale sia riuscire a fare sempre più cose. Ti faccio un esempio: Alessandra lavorava dalle otto del mattino alle nove di sera per scrivere un capitolo di storia antica, poi ha trovato il modo di essere più produttiva e adesso lavora dalle otto del mattino alle nove di sera per scrivere due capitoli di storia antica. Secondo te, come si sentiva Alessandra prima e come si sente adesso? Stanca, esausta e distrutta, in entrambi i casi. È una credenza sbagliata: essere produttiva significa fare più cose in meno tempo per avere più tempo per te, da dedicare a ciò che ami, ti fa sentire bene e pienamente soddisfatta. Ozio e riposo compresi;
  • fare tutto quello che c’è nella lista. Nella lista delle cose da fare scrivi tutti i pensieri, i ricordi, i desideri e le richieste che, di volta in volta, ti vengono in mente: cose importanti, urgenti e incombenze cui dici sempre “sì”. Se non sei abituata a pianificare le cose importanti e programmare le attività della settimana, ogni giorno si trasforma in una gara tra te, il tempo e le voci dell’elenco (che di solito aumentano più in fretta di quanto diminuiscano, ohibò). Cercare di fare tutto ciò che c’è nella lista può essere frustrante. Altro mito ingannatore: essere produttiva significa sapere che cosa fare (efficacia) e scegliere con attenzione le attività da compiere ogni giorno per portare avanti i tuoi progetti e raggiungere i tuoi obiettivi;
  • più si fa e più si ottiene. Sembra quasi scontato: più lavori e più ottieni risultati. Ma non è così semplice: più ti impegni e più il tuo cervello si affatica, più consumi le tue risorse e meno avrai effetti positivi. Riprendo l’esempio di prima: Alessandra lavorava dalle otto del mattino alle nove di sera e si fermava mezz’ora per pranzare e cenare (con quello che capitava), ma la sua capacità di scrivere contenuti di qualità diminuiva dopo due-tre ore. Ne valeva la pena? Un’altra leggenda: essere produttiva significa sapere come fare le cose (efficienza), non sprecare le tue risorse personali, concentrare le attività importanti nei momenti di massima attenzione e prenderti le giuste pause per ricaricarti.

Un buon rapporto tra multipotenziali e produttività

Avere più tempo per te, scegliere che cosa fare e prenderti cura delle tue risorse sono i tre pilastri della produttività. Non è necessario metterli in pratica tutti insieme: inizia con quello più facile o più utile in questo momento, prenditi tutto il tempo di cui hai bisogno, fallo diventare una nuova e sana abitudine; poi, con calma, prova anche gli altri.

Dimostra che può esserci un buon rapporto tra multipotenziali e produttività: da sola o, se preferisci, con il mio aiuto.

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Alessandra Noseda
alessandra@paroladordine.org

Sono una professional organizer specializzata nel tempo per multipotenziali: li aiuto a organizzare gli impegni perché possano cambiare il mondo grazie ai loro progetti innovativi.