Va bene, ti sei resa conto che la vita funzionerebbe meglio se avessi ben chiare le tue priorità; hai usato la matrice del tempo per distinguere le attività importanti da quelle urgenti; hai lavorato con te stessa, identificato i tuoi valori e le cose che davvero contano per te. Adesso sei pronta per mettere in atto tutti gli accorgimenti e vivere finalmente secondo priorità, ma non ci riesci, ti blocchi e non vuoi andare oltre. Se hai deciso di non seguire le tue priorità, forse è perché per te è troppo faticoso.

I motivi per cui seguire le priorità è faticoso

Ti capita spesso: ti sei impegnata tanto con il lavoro preparatorio, hai seguito corsi, letto libri, passato ore a scrivere su un quaderno e a fare gli esercizi consigliati dagli esperti. Sei proprio fiera di te. Ma, quando è il momento di fare il passo successivo, non riesci a mettere in atto ciò che hai imparato.

Sembra proprio che le priorità siano faticose non solo da trovare, ma anche (e soprattutto) da seguire; un po’ come tutte le cose che ti fanno star bene. Ho aperto le orecchie e raccolto i vari motivi per cui è impegnativo, magari ti ci riconosci in qualcuno.

È faticoso:

• dare un valore a tutte le cose che fai e che vuoi fare. Per anni hai pensato più alle cose urgenti, e meno ai tuoi desideri e a quale stile di vita ti fa sentire bene;
• scegliere tra tutte le cose soltanto due o tre. Le decisioni ti mettono a disagio, perché temi di rinunciare a qualcosa, sbagliare e poi pentirtene in futuro;
• cambiare abitudini per starci dietro. È un impegno immane e pensare che la nuova abitudine ti farà bene (alla salute fisica, mentale o relazionale) non basta per racimolare le forze necessarie;
• riorganizzarti. Se le priorità cambiano la vita allora cambia anche la tua organizzazione, con nuovi orari, nuovi impegni, nuove tempistiche da riprogrammare;
• perché non conosci i benefici o li conosci e temi il cambiamento. Fallo solo se per te ne vale la pena, altrimenti non funziona. I cambiamenti valgono sempre la pena di conoscere qualcosa di nuovo e fare esperienza.
• rifare tutto ogni volta. È vero, le priorità cambiano insieme a noi, ma tentare di salire mentre la strada va in discesa è una fatica (inutile) ancora più grande.

Perché è faticoso?

Non pensare di essere fatta male, perché non dipende completamente da te, ma in primis dalle caratteristiche del nostro cervello: in ogni cosa che fa tende a risparmiare energia.

Immaginala così: i vecchi comportamenti sono strade collaudate da decenni, ampie e comode; mentre quelli nuovi sono strade da costruire ex novo, che prendono forma da labili sentieri in un territorio mai esplorato e per cui ci vuole tanto, troppo tempo. Su quale preferiresti viaggiare?

Ecco perché è facile ripetere le vecchie abitudini ed è difficile iniziare e mantenerne di nuove, anche se sai che migliorano la tua vita e ti fanno ottenere ciò che davvero vuoi.

Ma sapere il perché delle cose ti permette di trovare una o più soluzioni per risolvere l’inghippo. In questo caso, come superare i pensieri e le opinioni che rendono difficile seguire le priorità, e andare oltre per raggiungere i risultati che desideri.

In questa impresa ti aiutano:

• la motivazione. È l’abbrivio che mette in moto tutto e ti fa ottenere i primi risultati. Quando l’impegno è protratto nel tempo, però, si sgualcisce e rischia di non sostenerti più;
• la disciplina. È un allenamento atletico, costante e migliorativo. Ti accompagna durante tutto il percorso, funziona bene sulle lunghe distanze e rinvigorisce la motivazione;
• la gratificazione. È il premio per ciascuna tappa superata, il riconoscimento del tuo impegno. Ti riempie di soddisfazione e ti fa andare oltre, fino a ottenere la tua nuova strada, comoda e ampia.

Seguire le priorità è faticoso, ma ne vale la pena

Le priorità sono attività che, se portate avanti con regolarità, migliorano la tua quotidianità, ti fanno vivere come hai sempre desiderato e regalano quel pizzico di serenità per affrontare anche le situazioni complicate.

Sono tanti i motivi per cui seguire le priorità è faticoso, ma alla base di tutto c’è la tendenza del cervello a risparmiare energie – cambiare comportamenti e abitudini ne fa consumare molte!

Per fortuna alcuni accorgimenti aiutano a superare questa resistenza. Ti lascio da leggere una frase di Jon Kabat-Zinn, medico statunitense e fondatore del protocollo basato sulla mindfulness per ridurre lo stress (MBSR), che trovo molto semplice e forte al contempo:

“Impegnarci per uno scopo che è nel nostro interesse è facile, ma perseverare nel cammino anche quando incontriamo degli ostacoli e ancora non vediamo i risultati, questo dà la vera misura del nostro impegno.”