La mia agenda - Paroladordine

“Puoi mostrarci la tua agenda?”

Com’è la mia agenda: è una curiosità multipotenziale.

Tempo fa ho chiesto alle persone iscritte al Bollettino di rispondere a un questionario anonimo per conoscerne meglio le difficoltà e i bisogni riguardo la loro multipotenzialità. Tra le domande a risposta multipla e quelle aperte, c’è anche la possibilità di chiedermi qualcosa. Le loro domande sono meravigliose e offrono parecchi spunti di riflessione, perciò ho deciso di rispondere pubblicamente qui sul blog.

“Puoi mostrarci la tua agenda?”

Me l’ha chiesto una persona che ha scoperto di essere multipotenziale da anni, dopo aver letto il mio blog ed essersi riconosciuta nelle mie parole.

La sua sfida multipotenziale più grande è riconoscere i piccoli progressi nei suoi tanti progetti in parallelo, e cerca di superarla con le liste in agenda (fa bene spuntare le cose fatte!). Per riuscirci davvero sente il bisogno di prendere il tempo per una revisione regolare dei suoi progressi.

Quando portiamo avanti tanti progetti in parallelo facciamo fatica a tenere il conto di quanti passi avanti abbiamo fatto in ciascuno di loro. Così non sappiamo mai a che punto ci troviamo, ci sentiamo insicuri dei nostri progressi e magari crediamo di essere più indietro di quanto in realtà siamo. Non è una sensazione piacevole, ci si sente un po’ come un capostazione che non sa a che ora passano i treni.

Sicuramente le liste delle cose da fare possono aiutare, ma preferisco le liste di progetto che ci aiutano a pianificare ogni singolo passo di ciascun progetto. Non sono utili solo per dividere i progetti in attività minori e decidere quando compierle per raggiungere l’obiettivo finale, ma anche per verificare lo sviluppo e l’avanzamento, passo dopo passo, di ogni singolo progetto, soprattutto quando ne portiamo avanti più di uno contemporaneamente. Funzionano solo se abbiamo l’abitudine di fare ogni settimana la revisione di tutti i nostri progetti – a me piace farlo di venerdì pomeriggio, alla fine della mia settimana lavorativa, così non ci penso più per tutto il fine settimana.

La mia agenda

In realtà mi ha chiesto di mostrare la mia agenda “magari in un video”, ma sono assolutamente negata (non ho nemmeno gli strumenti adatti!). Perciò provo a descriverla a parole.

La mia agenda è ad anelli, per la precisione è un personal organiser della Filofax in formato A5. Gli anelli hanno un diametro di circa tre centimetri, perciò è abbastanza grande – e pesante! Non la porto mai con me, ma rimane sempre aperta sulla mia scrivania.

È formata da due parti, una la cambio ogni anno e l’altra più o meno rimane fissa.

  • La prima riguarda la sezione Agenda vera e propria, contiene i calendari annuale, mensili e giornalieri su cui scrivo le cose da fare. La pagina giornaliera è divisa in tre aree: una tabella con gli orari per segnare nuove abitudini e appuntamenti, una lista di cose da fare, uno spazio per annotare le cose da ricordarmi ed eventualmente segnare poi da fare in altri giorni.
  • La seconda invece è divisa in più sezioni: Attività (con le liste delle cose da fare divise per categorie), Progetti (con le liste di progetto), Revisione (con le linee guida per fare le revisioni periodiche) e Procedure (con liste di controllo e le procedure di attività che faccio saltuariamente). Quest’ultima sezione, per me che ho poca memoria e tante cose diverse da ricordare, è fondamentale.

Ogni tanto aggiungo e tolgo qualcosa (è il bello dell’agenda ad anelli) e ogni anno progetto e stampo le pagine della sezione agenda: mi diverto tantissimo!

La mia agenda è multipotenziale

La mia agenda è multipotenziale perché mi accompagna e supporta in mille attività. Non solo mi ricorda di farle, ma anche come farle (grazie alle procedure). E le liste di progetto mi permettono di seguire tutti i miei progetti passo dopo passo e sapere sempre a che punto sono e quanto mi manca per completarli. Mi sostiene per tutti i giorni della settimana e, in cambio, mi chiede meno di un’ora a settimana per fare la revisione dei miei progressi e programmare le prossime attività.

Se il mondo delle agende ti appassiona e ti stuzzica l’idea di progettare e realizzare la tua agenda, come faccio io con la mia, dai un’occhiata al mio corso Quella giusta (la prossima edizione sarà a gennaio).

Il Bollettino di Paroladordine

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Alessandra Noseda
alessandra@paroladordine.org

Sono una professional organizer specializzata nel tempo per multipotenziali: li aiuto a organizzare gli impegni perché possano cambiare il mondo grazie ai loro progetti innovativi.