Hai sempre pensato di essere una persona strana, per la tua mania di interessarti a mille cose e cambiare spesso idea. Ti sei giudicata inconcludente, incapace di portare a termine qualsiasi cosa e dispersiva tra le troppe cose da fare ogni giorno. Non hai mai capito perché non riesci a finire i corsi che inizi con tanto entusiasmo, perché ti senti opprimere dal lavoro che ami, perché il pensiero di fare ogni giorno le stesse cose ti spegne. Poi hai scoperto di essere una persona poliedrica, con un grande bisogno di riuscire a far tutto senza rinunciare a niente. Sappi però che il primo passo dell’organizzazione per multipotenziali è conoscersi bene.

Organizzazione per multipotenziali: caratteristiche simili

Noi persone multipotenziali abbiamo molte caratteristiche simili che ci accumunano, ma al contempo altrettante particolarità che ci differenziano le une dalle altre. Ognuno di noi è come una piccola galassia con i suoi pianeti e satelliti che ruotano attorno alle loro stelle, sempre in movimento, in costante cambiamento, pur rimanendo sempre se stessa.

Ci riconosciamo per alcuni tratti comuni, che possono essere più o meno a nostro favore:

• la grande curiosità. È il nostro motore, ciò che ci rende delle esploratrici nate e ci fa andare sempre oltre quel che già conosciamo. L’ignoto ci attira perché è pieno di cose interessanti;
• la concentrazione. Possiamo rimanere per ore immerse in ciò che ci interessa, a esplorare le novità, trovare punti di contatto con ciò che già conosciamo, immaginare nuovi progetti;
• la sintesi di idee. C’è sempre qualcosa che ci ricorda qualcos’altro, un punto in cui due o più interessi s’incrociano e danno vita a nuove, entusiasmanti possibilità;
• l’apprendimento veloce. Raccogliamo i dati, li elaboriamo in informazioni finché diventano conoscenza di qualcosa di nuovo – che presto sarà un’altra esperienza acquisita;
• prendere quanto ci basta.  Non abbiamo il bisogno di conoscere tutto di un argomento, ma quanto basta per i nostri scopi. C’è chi lo definisce “cercare il massimo risultato col minimo sforzo”;
• l’adattabilità. Ci abituiamo velocemente a nuovi ambienti e situazioni, ricominciare da capo non ci fa paura, anzi mantiene alto il nostro entusiasmo. È la ripetitività a spaventarci.
• la visione d’insieme. Sappiamo collocare un’informazione in un contesto più ampio di quello in cui l’abbiamo trovata, la vediamo nella sua interezza e non solo nel particolare.
• le connessioni. Incrociamo non solo dati e conoscenze, ma anche persone diverse tra loro, le mettiamo in contatto e facciamo nascere qualcosa di nuovo;
• riconosce e gestire le priorità. Non sappiamo scegliere quale progetto iniziare per primo, vogliamo far tutto ma non vogliamo rinunciare a niente;
• trovare il tempo. Abbiamo troppe cose da fare – tra incombenze quotidiane, progetti da portare avanti, imprevisti da risolvere, passioni da esplorare – e il tempo non ci basta mai;
• sapere quando smettere. Quando un argomento non ci stimola più, lo abbandoniamo e iniziamo qualcosa di nuovo ed entusiasmante. Perseverare ci fa solo male;
• realizzare i progetti. Spesso ci blocchiamo perché tutto ci sembra troppo per il poco tempo che abbiamo e le poche energie a disposizione.

Organizzazione per multipotenziali: particolarità diverse

Sono le variabili a renderci persone uniche rispetto alle altre. Grazie alla loro combinazione, Emilie Wapnick ha identificato quattro modelli base di comportamento e di rapporto tra il lavoro ideale e il modo in cui seguire le proprie passioni. Sono quattro approcci diversi alla professione e alla vita, e spesso cambiano col passare del tempo e si mescolano tra di loro in varie maniere.

Ti racconto il mio esempio: di solito scelgo un lavoro poliedrico, lo esploro per anni e mi allargo nelle discipline limitrofe (che considero sue naturali evoluzioni), finché mi accorgo di aver esaurito ogni interesse e sento il bisogno di passare a qualcosa di completamente nuovo. Nel frattempo, però, mi dedico ad altri piccoli interessi, passioni e passatempi, più o meno persistenti nel tempo. Ma se penso al mio futuro, mi immagino a dedicare lo stesso tempo al mio lavoro, alle altre passioni (la scrittura, la pittura, il cucito, il lavoro a maglia e all’uncinetto) e a una nuova avventura legata alla mindfulness.

Le variabili sono:

• la velocità di cambiamento. Alcune di noi hanno bisogno di cambiare spesso e velocemente gli interessi cui dedicarsi (ore, giorni); altre invece preferiscono approfondirli per più tempo (mesi, anni);
• la profondità di conoscenza. Ad alcune bastano poche informazioni sull’argomento che le interessa, altre invece ne approfondiscono la conoscenza;
• dare un senso alla vita. Alcune di noi mettono al primo posto le passioni, gli interessi, il lavoro, le discipline che scelgono; per altre invece non sono così essenziali;
• il bisogno di sicurezza economica. Alcune preferiscono dedicarsi alle loro passioni senza preoccupazioni, per altre invece la questione denaro non è fondamentale;
• la varietà. C’è chi ha bisogno di più progetti simultanei per mantenere alta l’attenzione, chi si concentra solo occupandosi di un progetto alla volta.

Scopri l’organizzazione per multipotenziali

Siamo multipotenziali simili ma diversi, ed entrambe le cose sono il bello di questo nostro modo di essere. A me piace sapere di essere come tante altre persone, di trovare comprensione, confronto e anche conforto. E mi piace anche conoscere i percorsi diversi di ciascuna di noi, dal punto di partenza (i primi studi, le prime esperienze lavorative) a dove ci troviamo adesso, come da strade magari simili siamo arrivate a intuizioni diverse e innovative.

L’organizzazione multipotenziale viene di conseguenza, perché più ti conosci e più riconosci quale metodo fa per te. Sei curiosa di scoprire il tuo? Fai il quiz Dimmi che multipotenziale se e ti dirò come organizzarti!