03 Gennaio 2023
“#Contaminati” di Giulio Xhaët
Nella mia piccola biblioteca di libri sulla multipotenzialità, c’è anche lui: Contaminati di Giulio Xahët. Sottotitolo: Connessioni tra discipline, saperi e culture.
Giulio Xhaët è un musicista, consulente, formatore e autore italiano, sicuramente un contaminato, cioè una persona che “assimila e rimescola con una certa frequenza ambiti, competenze, persone”. Ti consiglio di seguire il suo profilo Instagram: ne vale davvero la pena.
Contaminati di Giulio Xhaët e la multipotenzialità
Il libro è diviso in sei capitoli, in cui l’autore raccoglie alcune considerazioni sul bisogno crescente di contaminare diversi settori lavorativi, descrive le capacità caratteristiche di una persona contaminata, dà indicazioni per mappare il proprio quoziente di contaminazione e tracciare un piano di sviluppo personale. Ma cosa significa contaminare?
Contaminare deriva dal verbo latino tagmino, che significa “porsi a contatto di qualcosa, mescolarsi con elementi eterogenei”. Ci sono diversi sinonimi per descrivere una persona contaminata: interdisciplinare (che si muove tra discipline diverse), polimata o polymath (che ha imparato molto), rinascimentale (innovatrice), ibrida (derivata dall’unione di elementi diversi tra loro), poliedrica (che presenta molteplici aspetti), multipotenziale (chi ha forti interessi in più discipline).
La contaminazione è una risorsa importante per il mondo del lavoro di oggi, in bilico tra intelligenza umana e artificiale. Le persone contaminate, capaci di unire gli interessi professionali alle proprie passioni, arrivano là dove gli algoritmi dell’intelligenza artificiale non riescono, grazie alle loro abilità caratteristiche:
- link learning (imparare dai collegamenti). Le persone contaminate apprendono rapidamente nuovi concetti e collegano in modo innovativo i contenuti tra le diverse discipline;
- complex problem solving (risolvere problemi complessi). Sono pronti a prendere decisioni risolutive in situazioni complesse, perché le osservano da diversi punti di vista;
- network inclusion (inclusione in rete). Collegano persone di ambienti e settori differenti in reti di relazioni umane.
Che cosa mi è piaciuto
Potrei dire tutto: ogni capitolo offre spunti di riflessione, approfondimenti, studi ed esperimenti scientifici utili per conoscere meglio le persone contaminate (o multipotenziali) e capire quanto davvero abbiano da offrire al mondo di oggi.
In particolare mi sono piaciuti due aspetti:
- le scuole, i corsi universitari e i progetti di contaminazione. Li ho letti con attenzione e per ciascuno ho fortemente desiderato essere tra gli studenti e poter partecipare. Ho studiato archeologia, una scienza fortemente interdisciplinare, che spazia dall’antropologia alla storia antica, dalle lingue cosiddette “morte” alla numismatica, dal restauro alla museologia, dalla ricerca bibliografica al disegno tecnico, dalla fotografia aerea allo scavo subacqueo, dalla geologia alla toponomastica – e di sicuro dimentico qualcosa. Conosco bene la gioia prorompente di conoscere più settori, unirli e approfondire quanto basta quel che serve di più;
- gli studi umanistici, la creatività e quel che più caratterizza l’essere umano. Sono peculiarità umane e non potranno mai essere sostituite dall’intelligenza artificiale delle macchine. Uno deo miei timori era che le macchine potessero rimpiazzare l’umanità, ma ora so che non è possibile: loro hanno velocità e memoria, noi immaginazione e pensiero critico. Per quanto vogliano convincerci che il futuro sia fatto solo di materie scientifiche e tecniche, sono le discipline umanistiche – come storia, filosofia, letteratura, arte, dialettica – a non farci smarrire e perderci. La rapidità delle macchine non basta, senza la lentezza dell’uomo.
Che cosa ho imparato da Contaminati di Giulio Xhaët
Grazie a Contaminati di Giulio Xhaët ho scoperto la mappatura Brick Skills (capacità-mattoni) per trovare il proprio quoziente di contaminazione. Con questa mappa, inventata dall’autore, analizzi le tue conoscenze, capacità e competenze sotto forma di mattoncini: le organizzi in tre categorie (interessi e passioni, educazione e formazione, esperienze professionalizzanti), ne sviluppi in orizzontale l’ampiezza e in verticale la profondità, unisci quelle che si connettono tra loro tramite i cross path (sentieri interdisciplinari) e ne indichi le reti di contatti.
Disegnerai così la mappa dei sentieri interdisciplinari della tua vita, utile per pianificare lo sviluppo del tuo futuro: che cosa migliorare, i progetti da portare avanti, i sogni da estrarre dal cassetto. Uno strumento utile per dare il meglio di te attraverso la tua multipotenzialità.
Più vi contaminerete, meno dovrete partire da zero. Più vi contaminerete, meno sarete sostituibili da un algoritmo di nuova generazione. Più vi contaminerete, più propagherete le opportunità della vostra vita e delle persone connesse a voi.
– Giulio Xhaët
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