Scelte multipotenziali _ Paroladordine

“Come fai a scegliere fra più possibilità e rinunciare a qualcosa?”

Le scelte multipotenziali sono il nostro cruccio.

Tempo fa ho chiesto alle persone iscritte al Bollettino di rispondere a un questionario anonimo per conoscerne meglio le difficoltà e i bisogni. Tra le domande a risposta multipla e quelle aperte, c’è anche la possibilità di chiedermi qualcosa. Le loro domande sono meravigliose e offrono parecchi spunti di riflessione, perciò ho deciso di rispondere pubblicamente qui sul blog.

“Come fai a scegliere tra più possibilità e rinunciare a qualcosa?”

Me l’ha chiesto una persona che ha scoperto di essere multipotenziale da qualche mese, grazie al famoso video di Emily Wapnick, nelle cui parole e si è riconosciuta in pieno.

La sua sfida multipotenziale più grande è riuscire a portare a termine le cose iniziate, e cerca di superarla concentrandosi su pochi interessi per volta, preparando delle liste e organizzandosi il più possibile. Per riuscirci davvero sente il bisogno di… avere più tempo!

Se condividi ogni sua parola, alza la mano! La alzo anch’io, perché ancora adesso, nonostante tutto il mio lavoro di consapevolezza e intenzionalità, cado in preda allo sconforto da scelta. Mi capita soprattutto quando sono in fase di transizione da un grosso progetto a un altro: in questa occasione gli stimoli e le tentazioni sono più prepotenti e brillano di una luce più forte.

Per esempio: vorrei approfondire la gestione della conoscenza personale, l’organizzazione per le persone disprassiche, la psicologia cognitiva, la fisica sperimentale e la neurobiologia del tempo; leggerne tutti i libri disponibili e conoscere gli studiosi più importanti. In queste ultime settimane, poi, mi hanno proposto di insegnare l’organizzazione nelle scuole, di fare formazione aziendale, di collaborare a un progetto enorme. In più, ho iniziato il mio nuovo grande progetto e sento il bisogno di leggere tutta la bibliografia proposta, di mettere in pratica e sperimentare almeno quattro vecchie idee e altre – infinite – nuove. Ma in ventiquattro ore quotidiane tutte queste cose non riesco a farle – e nemmeno voglio, perché significherebbe rinunciare al tempo per me stessa.

Scelte multipotenziali

Sapere di non riuscire a fare tutto è frustrante. Mi sento ignorante, incapace di apprendere, lenta; se poi mi confronto con le capacità di altri multipotenziali, è la fine: si apre dentro di me una voragine e provo quasi una sensazione fisica di dolore.

Questo accade per i primi sei secondi, poi mi riscuoto e cambio pensieri e atteggiamento.

Da quando so di essere multipotenziale, riconosco questi momenti: non posso fare a meno di viverli, ma adesso so come comportarmi con loro. Innanzitutto mi ripeto che oltre alla multipotenzialità c’è di più, e che è solo un tratto della mia personalità. Ecco perché il confronto con gli altri non serve a niente: siamo tutti diversi, con ritmi, capacità, abitudini, opportunità e vite diverse.

Poi passo alla fase successiva: scelgo tra le varie possibilità. Ho trovato il mio metodo ed è lo stesso che consiglio alle mie clienti: capire quanto i nuovi progetti siano importanti per me in questo momento, se sono allineati a quel che sto facendo e se portano un nuovo significato nella mia vita (da brava multipotenziale Fenice). Seguo non più di due progetti grandi alla volta e mi assicuro di trovare il giusto tempo per entrambi senza sottrarre nulla al resto della mia vita.

Ultimo, ma non per importanza, ho capito che scegliere non significa rinunciare. Segno su un quaderno apposito i progetti che (per ora) ho accantonato: magari un giorno sarà il loro momento oppure non mi interesseranno più. In questo modo mi sento più leggera, sicura e serena.

Le scelte multipotenziali sono possibili

Quindi, per rispondere in breve:

  • metto da parte emozioni e sensazioni multipotenziali antipatiche;
  • scelgo solo due progetti grandi e significativi per volta;
  • non rinuncio a nulla ma posticipo a tempi migliori (saranno i progetti stessi ad avvisarmi).

L’ho voluto fortemente, perciò mi sono allenata a farlo e ora mi viene automatico.

Le scelte multipotenziali non solo sono possibili ma anche necessarie per vivere bene la propria vita. Perché oltre alla multipotenzialità, in ciascuno di noi, c’è molto di più.

Il Bollettino di Paroladordine

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Alessandra Noseda
alessandra@paroladordine.org

Sono una professional organizer specializzata nel tempo per multipotenziali: li aiuto a organizzare gli impegni perché possano cambiare il mondo grazie ai loro progetti innovativi.