“Come dare una priorità ai progetti per portarli a termine?”

Capire come dare priorità ai progetti multipotenziali è una grossa sfida.

Tempo fa ho chiesto alle persone iscritte al Bollettino di rispondere a un questionario anonimo per conoscerne meglio le difficoltà e i bisogni riguardo la loro multipotenzialità. Tra le domande a risposta multipla e quelle aperte, c’è anche la possibilità di chiedermi qualcosa. Le loro domande sono meravigliose e offrono parecchi spunti di riflessione, perciò ho deciso di rispondere pubblicamente qui sul blog.

“Come dare una priorità ai progetti per portarli a termine?”

La domanda prosegue con queste parole: “Ognuno ha il suo fascino e quello del giorno prevale sugli altri, ma poi domani verrà scavalcato e si metterà lì fra un abbozzo, qualcosa di quasi finito e qualcosa di completo ma che non trova la sua strada”.

Me l’ha chiesto una persona che ha scoperto di essere multipotenziale da qualche mese, grazie ai contenuti dei miei profili Instagram e Facebook, nelle cui parole si è riconosciuta in pieno.

La sua sfida multipotenziale più grande è far entrare nella lotta multipotenziale anche le incombenze quotidiane – che in qualche caso sono ignorate, in altri passano sopra a ogni progetto come l’asso piglia tutto. Insomma, ha bisogno di equilibrio tra doveri e piaceri, e cerca di superare la sua sfida razionalizzando i tempi. Ma, aggiunge, il codice inserito nella sua testa “prima il piacere e poi il dovere” rende tutto molto difficile. Per superarla sente il bisogno di riuscire a finire un progetto, perché il loro accavallarsi continuo e superarsi l’un l’altro la porta a concludere poco. E a quel punto resta tutto fermo in nome di altre responsabilità.

Mi hanno colpito molto alcune sue espressioni (le ho messe in corsivo), che rendono bene l’idea delle difficoltà multipotenzialità quotidiane:

  • la lotta multipotenziale dei progetti. Ogni giorno ci entusiasmiamo per un nuovo progetto, e quello di ieri rimane così come si trova (abbozzato, incompleto, concluso ma senza futuro) e finisce nel mucchio indistinto di altri progetti;
  • il bisogno di equilibrio tra incombenze quotidiane e progetti. A volte è così facile far finta di nulla a seguire il richiamo dei progetti, ma altre invece è necessario risolvere imprevisti ed emergenze il più presto possibile;
  • il bisogno di portare a termine i progetti. La lotta multipotenziale dei progetti per assicurarsi la nostra totale attenzione ci rende inconcludenti e in balia delle incombenze quotidiane da adulti. Per questo ci blocchiamo e non riusciamo a esprimere appieno tutti i nostri potenziali.

Come dare priorità ai progetti multipotenziali

A otto anni avevo deciso che da grande avrei fatto l’archeologa e avevo già programmato tutta la mia vita futura. In realtà mi sono distratta più volte e ho dovuto obbligarmi prima a finire gli studi e dopo a scegliere che cosa fare da grande (non ne potevo più né di studiare né di fare le solite cose da archeologa). A quel punto le possibilità erano infinite e profumavano di libertà ma, dopo un (bel) po’, mi sono accorta di aver bisogno di trovare la mia strada e di percorrerla fino in fondo senza perdermi nei sentieri attigui. Anche perché nel frattempo tutto il resto della mia vita andava a rotoli. Così ho cominciato a dare priorità ai miei progetti.

Questi sono i passi che ho fatto – e faccio tutt’ora:

  • lasciare. Per prima cosa ho lasciato andare i miei vecchi progetti, l’archeologia con tutte le sue diramazioni ed evoluzioni. Non è stato facile, ci ho sofferto tanto, ma era necessario per stare bene;
  • scegliere. Poi ho scelto tra i vari progetti quello che più mi rappresentava in quel periodo della mia vita e che avrebbe dato significato alle mie giornate anche in futuro. Nemmeno questo è stato facile;
  • senza rinunciare. Col tempo ho capito che a volte i progetti scartati ritornano dopo lunghe giravolte; altre, invece, sono solo delle idee brillanti. È stata una liberazione dal senso di colpa;
  • dare priorità. Non solo ai progetti, ma anche alle incombenze quotidiane e alle cose che mi fanno stare bene. Tutte sono importanti, valgono allo stesso modo e hanno bisogno di tempo e attenzione.

Come dare priorità ai progetti multipotenziali per portarli a termine

Ripercorro questi passi ogni volta che mi vengono in mente nuovi progetti entusiasmanti (quindi spesso!), e lo faccio con lucidità e franchezza. L’entusiasmo è labile e io miro a una serenità stabile.

Se impari come dare priorità ai progetti multipotenziali, non sarai più in balia né della lotta multipotenziale né delle incombenze quotidiane, ma sarai tu a decidere che cosa e quando fare. Così potrai portarli a termine senza farti distrarre dai doveri né dimenticarli, e proverai la soddisfazione immensa di esprimere appieno la tua personalità.

Il Bollettino di Paroladordine

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Alessandra Noseda
alessandra@paroladordine.org

Sono una professional organizer specializzata nel tempo per multipotenziali: li aiuto a organizzare gli impegni perché possano cambiare il mondo grazie ai loro progetti innovativi.