Ho un progetto ambizioso: leggere tutti i libri che riguardano il tempo. Da quando ho iniziato mi sono accorta che potrebbe essere infinito, perché i libri sul tempo sono tantissimi. Perciò ho deciso di iniziare da quelli che riguardano la cosiddetta “gestione del tempo”, cioè come organizzare i propri impegni per usare bene il tempo. Naturalmente in ordine cronologico, e il più vecchio nella mia libreria per ora è Come vivere ventiquattro ore al giorno di Arnold Bennett.

Arnold Bennett e il suo libro

Arnold Bennett era uno scrittore, drammaturgo e giornalista londinese del secolo scorso. Il suo libro è stato pubblicato per la prima volta nel 1908, in questi ultimi anni è stato rieditato e ha trovato una nuova fortuna.

È un breve manuale pratico che insegna a vivere pienamente le ventiquattro ore di ogni giorno per “utilizzare il proprio tempo al fine di migliorare la qualità della vita”. Era dedicato agli uomini d’affari di cent’anni fa, che tornavano a casa troppo stanchi la sera per riuscire a fare qualsiasi cosa, ma è validissimo anche ai giorni d’oggi.

Lo stile è piacevole, con una punta di tipico humor britannico. All’interno trovi i suoi consigli per investire sette ore e mezzo a settimana nella crescita personale, e i pericoli da evitare quando pratichi l’arte del mestiere di vivere.

Che cosa significa vivere ventiquattro ore al giorno?

Secondo l’autore, usiamo efficacemente il nostro tempo solo quando lo investiamo per migliorare la salute, la situazione economica e la crescita personale. Il segreto è considerare le sedici ore extra lavorative come un giorno dentro al giorno e usarle per coltivare il corpo, lo spirito e le relazioni con gli altri. Se poi proviamo passione per la nostra attività, ancor meglio: così viviamo le altre otto ore della nostra giornata in qualcosa che ci entusiasma.

Bennett suggerisce di sfruttare le ore del mattino, del pomeriggio e della sera in questo modo:

• al mattino, mentre andiamo al lavoro, per concentrare la mente su un argomento specifico, perché la pratica costante della concentrazione (oggi diremmo “meditazione”) elimina la preoccupazione;
• al pomeriggio, al rientro, per conoscere noi stessi, i nostri valori e il nostro comportamento, perché solo un comportamento in linea con i valori rende felici;
• di sera, dopo cena, per studiare, approfondire discipline che nutrono l’anima (l’arte, la filosofia, la storia, la poesia) e riflettere, perché realizzare la curiosità “fa gioire la nostra anima”.

Perché ti consiglio “Vivere ventiquattro ore al giorno” di Arnold Bennett

Di questo libro mi è piaciuta l’idea da cui è nato: mostrare alle persone come si possa essere felici e amare la propria vita. Tutto dipende dall’atteggiamento mentale che si ha: invece di essere insoddisfatti del lavoro e sprecare il tempo extra lavorativo senza far nulla per noi, troviamo un impiego che ci entusiasma (lo auguro a tutti) e investiamo le altre ore della giornata a migliorarci e arricchirci come persone.

Consiglio di leggere Ventiquattro ore al giorno di Arnold Bennett perché spesso, impegnati come siamo a rincorrere le infinite cose da fare nella quotidianità, ci dimentichiamo di vivere e di dare un significato alla nostra vita. Mi sembra anche un buon punto di partenza per tutte le persone multipotenziali in cerca del tempo giusto da dedicare ai propri interessi e progetti.