Dall’inizio dell’anno ho conosciuto molte persone multipotenziali, le ho aiutate a organizzarsi nel tempo per prendersi cura di sé e di tutti i loro progetti. Sono persone piene di interessi, con progetti grandi, la famiglia, gli amici, uno o due lavori. A un certo punto si accorgono di fare fatica, di essere stanche o di aver bisogno di un metodo per fare chiarezza nella confusione; mi chiamano e si impegnano al massimo. So che non è facile (ci sono passata) e so che per riprendere in mano la propria vita ci vuole una buona dose di audacia. C’è un legame tra coraggio e organizzazione.

Il coraggio

Coraggio deriva dal latino antico cor (“cuore”) ed esprime la forza d’animo di chi non si spaventa nei pericoli, affronta i rischi e sopporta dolori fisici o morali. È la virtù di chi, pur impaurito, non cede alla paura, perché qualcosa dentro di sé ritiene giusto non farlo.

Il coraggio non si trova sugli alberi, pronto per essere colto; è una risorsa che si esaurisce in fretta e ha bisogno del suo tempo per ricaricarsi. Per questo ammiro le persone con cui lavoro: nonostante i dubbi e i timori, si mettono in gioco.

Forse è capitato anche a te di avere il coraggio:

• di riconoscere che qualcosa non va, prima con te stessa, poi col resto del mondo. Può sembrare una sconfitta, una vergogna, un fallimento; invece è il primo passo verso la vittoria, l’orgoglio e la riuscita;
• di chiedere aiuto. Per anni sono stata la regina dei “faccio tutto io” e, quando non sapevo fare qualcosa, aspettavo; non so bene cosa, forse di imparare in poco tempo! Decidere di fidarsi di una persona sconosciuta, accoglierla nella propria vita è un coraggioso passo avanti;
• di andar contro le opinioni altrui. Le persone in genere credono che sia un capriccio, un assurdo spreco di denaro; ritengono che basta darsi da fare e assumersi le proprie responsabilità; oppure temono il confronto con il tuo coraggio e che il loro equilibrio sia in pericolo.

Il coraggio e l’organizzazione

Organizzarsi significa cambiare qualcosa, prendere nuove abitudini e guardare la propria vita da una nuova prospettiva. È un processo lungo e non sempre facile, ma la paura di abbandonare le vecchie sicurezze è superata dalla consapevolezza di volere una nuova vita, più serena e meno caotica.

Durante tutto il percorso ci vuole il coraggio:

• di iniziare. Non ti senti all’altezza, per anni ci hai provato senza riuscirci, temi il giudizio – quello severo di te stessa e quello superficiale degli altri; ti senti in imbarazzo per la tua confusione e mancanza di organizzazione. Ma inizi lo stesso il percorso, scelto per vivere meglio;
• di continuare. Ogni piccolo traguardo è un cambiamento, costa fatica nel corpo e nella mente; ogni passo avanti ti allontana dalla tua zona di controllo e a un certo punto fa paura. Nonostante questo, vai avanti;
• di finire. Raggiungere la meta è pura gioia, ma la fine del viaggio lascia un vuoto; procedere da sola può preoccupare. Ma l’organizzazione personale non finisce mai, è un metodo per migliorarsi sempre e, una volta imparato, sarà tutto più semplice;
• di cambiare mentalità. Le certezze sono come pali piantati in profondità, le sostengono e al contempo le vincolano. I dubbi sono come raffiche di vento, le strappano dalle certezze e le fanno volare dove mai sono state, a scoprire qualcosa di nuovo, di te. Ma ne vale la pena, e sei pronta.

Il legame tra coraggio e organizzazione

Per me essere coraggiosa significa fare qualcosa, anche se ne ho paura. Mi chiedono aiuto persone che prendono in mano la loro vita e decidono che cosa farne, anche se ne hanno paura.

È questo il vero legame tra coraggio e organizzazione: mentre mi raccontano la situazione che stanno vivendo e si mettono in gioco, usano parole forti e semplici, gentili e ironiche; esprimono dubbi, necessità e desideri; si prendono in giro e si fanno forza, ridono e piangono. Io le ammiro, tutte.