Ritrovare la passione - Paroladordine

Grazia e la passione ritrovata

Quando Grazia ha deciso di fare con me la consulenza Stella polare, non vedevo l’ora di leggere le sue risposte al questionario per poterla conoscere meglio e sapere quale avventura avremmo vissuto insieme. Quando l’ho ricevuto, mi sono riconosciuta in ogni parola, espressione, aggettivo ed emozione. Erano forti, sgorgavano dal cuore e mi hanno davvero commossa. La nostra missione era chiara: ritrovare la passione per la fotografia.

Grazia e la mappa per ritrovare la passione

Tutto è iniziato perché Grazia si sentiva bloccata nella passione della sua vita, la fotografia. Dopo la pandemia era entrata in crisi: aveva perso la fiducia nelle sue capacità perché, pur avendo frequentato molti corsi diversi, non riusciva a focalizzarsi su un genere specifico né a fare il salto di qualità. Le interessava tutto e, proprio per questo, non riusciva ad approfondire nulla né a mettere ordine tra le tante sollecitazioni e i troppi stimoli. Si trovava in un’impasse.

Voleva recuperare dentro di sé la motivazione per sbloccarsi ed esprimere pienamente se stessa attraverso le sue immagini. Così mi ha chiesto aiuto per sviluppare un metodo di lavoro su misura per lei e – soprattutto – per riuscire a rispettarlo con costanza.

Le ho dato cinque consigli:

  1. mindfulness. Abbandonare ogni giudizio mentre fotografa, concentrarsi sull’atto di fotografare, farlo come se fosse la prima volta e godersi il momento;
  2. consapevolezza. Accettare com’e fatta: non inconcludente, ma speciale. La capacità con cui impara tecniche e metodi diversi tra loro è ciò che la differenzia dagli altri fotografi;
  3. sperimentazione. Dare il tempo alla sua passione di sperimentare, provare e divertirsi. Ma con metodo: approfondire una tecnica alla settimana, studiare, esercitarsi e applicare il flusso di lavoro;
  4. flusso di lavoro. Organizzare subito gli scatti secondo le sue abitudini e usare un quaderno della fotografia su cui segnare: scopo del servizio fotografico, luoghi, persone, motivi delle sue scelte, tecniche, emozioni;
  5. riordino. Riorganizzare gli appunti del corso e le fotografie scattate in passato con la Regola dei 15’ per non sentirsi più inconcludente e per riscoprire nuovi stimoli in vecchie immagini.

L’intervista a Grazia

L’ho intervistata, così puoi conoscerla meglio e scoprire com’è andata dalle sue parole.

Quale situazione stavi vivendo un anno fa?

Pensandoci bene, ero in una fase di riordino della mia vita provocata da una decisione epocale in campo sentimentale, che ha necessariamente modificato un equilibrio. Avevo la necessità di fare pulizia e dare un nuovo ordine alla mia vita.

Perché hai deciso di lavorare con me?

Da subito mi hai dato una sensazione di freschezza e pulizia interiore; il tuo sorriso mi ha catturato e le cose che dicevi hanno avuto un eco per me. Eri la persona giusta al momento giusto.

Come ti sei trovata con il percorso fatto insieme?

Fin da subito ho sentito una familiarità insolita, dato che non ci conoscevo personalmente, però mi sono sentita subito a mio agio: mi è sembrato di parlare con un’amica, pur sapendo che c’era una professionalità nel tuo percorso. Non ho avuto alcun tipo di tentennamento nell’affidarmi e, sorprendentemente, con diligenza ho seguito la traccia che mi hai proposto.

Com’è cambiata la tua vita dopo?

Non sarei sincera se dicessi che ho acquisito una nuova abitudine nell’essere costante, perché mentirei. Ma adesso riconosco il meccanismo, ne sono consapevole e quindi lo posso gestire: gli concedo un po’ di tempo, dopodiché torno a fare le cose che devo.

Come hai capito di essere una persona multipotenziale?

Grazie a te ho scoperto che quelle che ritenevo cattive abitudini legate a un carattere disordinato, inquieto, anarchico e insofferente rispetto alle regole potessero avere, invece, un altro tipo di lettura più positiva. Ecco, quello che ho apprezzato nel percorso e che mi è rimasto dentro è: quello che io definivo difetto in realtà è una dote, se riesci a gestirlo; e riesci a farlo se ne sei consapevole.

Qual è il tuo sogno nel cassetto?

Il mio sogno nel cassetto è riuscire a gestire sempre un po’ di più i comportamenti da multipotenziale, in modo da riuscire a lavorare sodo per trovare uno stile che mi contraddistingua nella mia passione, che è la fotografia.

Ritrovare la passione grazie all’organizzazione personale

Dal momento in cui ho letto le sue risposte al questionario, mi sono subito sentita in sintonia con Grazia, e ho capito ancor di più quanto la consapevolezza di essere multipotenziale sia fondamentale per vivere meglio la propria vita.

A Grazia piace “cercare il massimo risultato con il minimo sforzo”, un modo di fare tipico delle persone multipotenziali: arrivare il più velocemente possibile al dunque della questione, senza perdite di tempo né tentennamenti. Quando impariamo a stare in equilibrio tra pazienza e indulgenza nei confronti della nostra multipotenzialità, tutto diventa fattibile, anche organizzarci e ritrovare la passione per ciò che amiamo.

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Alessandra Noseda
alessandra@paroladordine.org

Sono una professional organizer specializzata nel tempo per multipotenziali: li aiuto a organizzare gli impegni perché possano cambiare il mondo grazie ai loro progetti innovativi.