Agenda e cervello si aiutano a vicenda: lei ne snellisce il lavoro, lui la rende più organizzata e funzionale.

Usare l’agenda è un modo per prenderti cura di te, del tuo tempo e del tuo cervello. Se vuoi aiutarlo a funzionare bene, fare meno fatica e alleggerirlo da informazioni e pensieri che lo rallentano, scrivi tutte le tue cose da fare nell’agenda. Così liberi la mente dalle distrazioni e ti concentri nel qui e ora.

Agenda e cervello: i cerchi aperti

Hai mai sentito parlare di cerchi aperti? Sono pensieri, ricordi e richieste di cose che devi fare, ma ancora non hai fatto. Sono come delle palline impazzite che rimbalzano nella testa nei momenti meno opportuni, di solito mentre stai facendo qualcosa di importante. Allora la concentrazione evapora e sai che, finché non fai quella cosa, il pensiero continuerà a tormentarti e interromperti nei momenti meno opportuni.

I cerchi aperti sono distrazioni per il cervello, distrazioni che crei quando non hai concluso una faccenda o una cosa da fare. Si chiama effetto Zeigarnit e prende il nome dalla psicologa lituana Bluma Zeigarnik d’inizio Novecento, che fece una scoperta importante: tendiamo a ricordare di più le attività incompiute o interrotte di quelle completate.

Per questo è fondamentale svuotare la mente dei cerchi aperti, e lo puoi fare scrivendo in agenda i compiti non conclusi o non ancora iniziati. In questo modo la tua attenzione rimane focalizzata sul presente, non ci sono più distrazioni a interromperti e il tuo cervello lavora senza fatica aggiunta.

Agenda e cervello: le idee

“La mente è fatta per avere idee, non per trattenerle”: è una frase di David Allen, imprenditore e consulente statunitense famoso per il suo metodo GTD (acronimo di Getting Things Done, più o meno “fare in modo di fare le cose”). Nel suo libro Detto, fatto! L’arte dell’efficienza spiega il suo metodo per gestire gli impegni e le informazioni. Questa frase spiega perché abbiamo bisogno di uno strumento per segnare tutte le cose da fare.

• La mente è fatta per pensare, creare, immaginare, connettere, elaborare. Non è fatta per immagazzinare informazioni e ricordare cose (troppe cose!).
• L’attenzione è una risorsa limitata e può occuparsi solo di una cosa alla volta. Per questo motivo è buona cosa liberare il cervello dal compito di trattenere (e ricordare) le informazioni che ha ricevuto, trasferendole da un’altra parte.
• Le trasferisci, scrivendo tutto: sia le informazioni esterne (richieste, incombenze, spunti di riflessione) sia quelle interne (pensieri, ricordi, desideri).
• Scrivere ti permette di svuotare il cervello e liberarlo da incombenze, pensieri e idee, per permettergli di fare attenzione a ciò che succede in questo preciso momento, dentro e fuori di te.

Un po’ come quando il tuo computer va a rilento perché la sua memoria è troppo piena. Allora, scarichi ciò che in questo momento non ti è utile su un dispositivo esterno, in modo da non perdere nulla e ritornarci quando serve.

Il qui e ora

Mi sono innamorata delle neuroscienze proprio per questo: mostrano come funziona il cervello e come i nostri comportamenti ne derivino. Perciò non giudicarti con severità se ti distrai mentre fai qualcosa d’importante: la tua mente sta ricordando i cerchi aperti! Adesso sai che agenda e cervello si aiutano a vicenda: trascrivi le informazioni nel posto giusto e libera la mente dalle distrazioni.

Come dice David Allen, il nostro cervello non è fatto per trattenere informazioni, ma per generare nuove idee e – aggiungo – per vivere appieno nel presente. E solo quando vivi con intenzione nel qui e ora, ti accorgi di “tutto il resto” e puoi raccogliere momenti di stupore, felicità e meraviglia.